top of page

Le Azzorre: il mio primo viaggio da sola

  • Immagine del redattore: Alice Gaglianò
    Alice Gaglianò
  • 14 nov 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 21 nov 2024

ree

Se mi avessero detto che nel 2024, dopo il terribile anno che avevo passato, avrei fatto il mio primo viaggio da sola non ci avrei mai creduto.


Non perché avessi paura di fare le cose in solitaria, anzi, da anni ho imparato ad andare a concerti, fiere, eventi (soprattutto sportivi), senza aspettare nessuno. Non sempre condividiamo esattamente gli stessi interessi con i nostri amici, quindi a mio parere dobbiamo essere in grado di buttarci comunque nel fare le cose, per non perderci esperienze preziose.

Inoltre, senza alcun dubbio ti aiuta a crescere affrontare le cose da solo, onestamente un po' ti giudico se non hai mai fatto un qualcosa per conto tuo, che sia anche una breve gita in giornata al lago.


In ogni caso, dunque, non era la solitudine ciò che mi preoccupava, ma l'ansia che era tornata negli ultimi mesi a causa dei traumi che avevo subito. Questa mi fa molta più paura del passare qualche giorno da sola.


In qualche modo però, verso aprile ho cominciato a stare meglio, e ho pensato che per accelerare il processo di guarigione in realtà andarmene in mezzo all'oceano, per 10 giorni, da sola, in delle isole remote e che ancora non sono completamente inondate dal turismo, avrebbe potuto aiutarmi.


Ho avuto ragione, ovviamente. Staccare la testa da tutti, dalla città, e mettermi in un luogo completamente nuovo dove avrei dovuto affrontare prima di tutto me stessa è stata una delle medicine più potenti che abbia mai preso (e ne ho prese eh).


Quando ho capito che avrei avuto bisogno di andarmene via per un po', la scelta del luogo è ricaduta per forza su un posto immerso nella natura e, per quanto comunque facciano parte del Portogallo, lontano dal continente.

Per chi ha la giusta sensibilità, la forza di queste isole vulcaniche si percepisce immediatamente. Ci sono tantissimi scorci che ti fanno quasi dimenticare di essere sulla Terra e non nel giardino dell'Eden, e sono adatte a chi non ha paura di camminare molti chilometri per scoprirli.


ree

Quando sono salita sul volo di ritorno ho sentito una malinconia che non percepivo da tempo, sia per il rientro ma anche per ciò che per me aveva significato quel viaggio: mi ero riscoperta scoprendo un luogo nuovo.

Tutte le emozioni e le sensazioni che ho provato ho cercato di assimilarle il più possibile godendomi gli istanti in cui le sentivo, così da amplificarne il ricordo; così ora, quando ne ho bisogno, posso richiamarle per sentire di nuovo quel senso di calma e pace che avevo dentro quando ero immersa in quei luoghi meravigliosi.



D'altronde le emozioni legate a quei ricordi sono le cose più preziose che ci rimangono dopo i viaggi.

 
 
 

Commenti


Vuoi sapere quando scrivo qualche cazzata? Iscriviti!

bottom of page